Il calcio non si analizza mai con i “se” ma se poi certe situazioni si ripetono sistematicamente, allora vuol dire che qualche analisi, valutando quello che poteva essere e non è stato, si può anche fare. Il Foggia in questo momento vanta 7 punti, frutto di una vittoria e 4 pareggi. Tutti i pareggi hanno sempre visto in vantaggio prima i rossoneri che successivamente sono stati recuperati.
Escludendo la gara contro la Virtus Entella in cui risultato, nel bene o nel male, ci poteva stare perchè gli uomini di Stroppa subirono dopo il gol rossonero il pareggio su rigore, negli altri 3 incontri (Palermo, Brescia e Novara) il Foggia si fa recuperare nel finale buttando all’aria se non 6 punti (l’attuale distanza dalla vetta), sicuramente 4 ma forse anche solo 2 che comunque avrebbero dato una bella spinta in classifica ai rossoneri.
In tutte e 3 queste partite il Foggia, raggiunto il vantaggio, ha sempre tirato i remi in barca cercando di difendere il risultato ed applicando un modo di giocare che non è proprio quello di Stroppa con la conseguenza del patatrac finale.
Problema mentale? Sembrerebbe molto probabile in quanto la squadra è sembrata con una forma accettabile se si considera che siamo ai primi di ottobre. Sembra quasi che la squadra abbia paura ad affondare il colpo di grazia, cosa che è successa brillantemente e quasi naturalmente a Carpi.
Smarrirsi sul più bello, vanifica tutti gli sforzi fatti sino a quel momento e fa crescere una rabbia per una classifica che è ancora molto avara nei confronti dei satanelli.
Cercasse la squadra di comprendere di essere con pieno diritto in questo campionato, pensasse a non avere timori reverenziali nei confronti di nessuno e si impegnasse a chiudere le gare quando si concretizzano certe opportunità perchè solo così riuscirà ad uscire dai bassifondi della graduatoria per salire verso posizioni che questa squadra merita.