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La scherma foggiana…che squadrone!

di Massimiliano Contini

A due settimane dall’inizio degli europei di scherma cadetti e giovani (le gare saranno in programma a Foggia dal 22 febbraio al 3 marzo presso l’ente fiera del capoluogo dauno) mi sembra giusto e doveroso aprire un’ampia parentesi sulla scherma foggiana che in città, ahimè, è poco pubblicizzata, ma che all’estero in tanti ci invidiano.
Molto spesso qui a Foggia quando si utilizza il termine “squadrone” lo si associa ai calciatori che come tutti sappiano stanno disputando il campionato di calcio di serie B. Senza nulla togliere alla valorosa e tenace compagine rossonera che ogni settimana lotta con grinta ed ardore per rivivere quelli che furono i fasti gloriosi di un tempo, presso il Circolo Schermistico Dauno ci sono tantissimi campioni(alcuni già affermati da tempo, ed altri che si spera siano i fuoriclasse del domani) che ogni giorno si allenano senza la luce dei riflettori locali puntati addosso, e molto spesso seppur non sponsorizzati e pubblicizzati abbastanza dalla stampa locale una volta usciti dai confini foggiani, sbarcano all’esterno e con tanta passione e dedizione mietendo successi sulle pedane di tutto il mondo, portando in alto il nome non solo della scherma italiana, ma anche e soprattutto della scherma foggiana, che a mio avviso non ha nulla da invidiare ai loro colleghi pallonari. La prima campionessa ed anche amica che vorrei proporre all’attenzione del pubblico foggiano è Martina Criscio.
Martina 25enne foggiana (allenata dal grandissimo e quotatissimo maestro) foggiano Benedetto Buenza, è una ragazza tranquilla, calma e serafica… quando non indossa la maschera, quando invece sale in pedana si trasforma e diventa una leonessa che sbrana tutte le avversarie che trova dinnanzi al proprio cammino in gara. Con tanta grinta e determinazione è partita da Foggia ed è arrivata sino ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro nel 2016 cogliendo però sia prima che dopo l’evento a cinque cerchi brasiliano altri numerosi successi come il titolo di campionessa di sciabola femminile a Roma nel 2016. Nel gennaio 2018 è arrivata persino la sua prima vittoria nella coppa del mondo di specialità andando a vincere a Baltimora. A gennaio di quest’anno gli Stati uniti portano decisamente bene alla brava e bella sciabolatrice foggiana visto che sempre sulle pedane a stelle strisce, in quel di Salt Lake City sempre nella coppa del mondo, nella prova a squadre ha contribuito con successo alla vittoria del bronzo, ottenuta grazie al successo sulla temibile Cina.
Tutto questo ben di Dio in termini di risultati si traduce in: Quindicesima sciabolatrice più forte al mondo ed una delle primissime in Italia. In altre parole Martina ha ottime possibilità di partecipare alle sue seconde olimpiadi di fila ossia quelle di Tokyo 2020.
Il secondo campione è Luigi Samele che da anni ormai fa incetta di medaglie insieme ad Aldo Montano, Gigi Tarantino ed altri fenomeni della sciabola italiana. Non basterebbero 24 ore per racchiudere tutto il palmares del 31enne foggiano perciò mi limito a quelli più recenti: decimo miglior sciabolatore al mondo, Gigi ha vinto il bronzo alle Olimpiadi di Londra nel 2012 (Prova a squadre) nello scorso mese di novembre in Algeria nella prova individuale ha vinto la medaglia d’argento, mentre sempre con la squadra più recentemente ha battuto i “cugini” francesi vincendo la medaglia d’oro all’ultima stoccata portando cosi l’Italia sul gradino più alto del podio in quel di Varsavia (CHE GRANDE SODDISFAZIONE BATTERE COSI I FRANCESI !!!!)
Infine per quanto riguarda i nastri nascenti della scherma e della sciabola foggiana vi segnalo un grandissimo talento nonché anche mio amico che a mio avviso fra qualche anno seguirà le orme di Martina e Gigi, Francesco D’Armiento. 24enne di belle speranze (allenato anche da Marco Sesto, valorosissimo ex arbitro ed attuale allenatore foggiano conosciuto in tutto il mondo). D’Armiento vincitore già di numerosi titoli nazionali ed internazionale a livello di under 23 (ricordiamo i trionfi ottenuti proprio nella sua città natale ed anche in quel di Minsk in Bielorussia) oggi a livello professionistico è a ridosso dei primi 100 sciabolatori più bravi del mondo(attualmente D’Armiento è al numero 119 della classifica mondiale), ed è considerato dagli esperti del settore una delle giovani promesse della scherma italiana. A livello di giovanissimi, inoltre, ci sono da segnalare prospetti importanti come: Davide Cicchetti, Ciro Buenza e tanti altre giovani promesse di cui sentiremo parlare ben presto.
Capisco benissimo che la scherma a Foggia non sia cosi nazional popolare come il calcio, ma a mio avviso, partendo da noi comuni mortali e finendo ai giornalisti sportivi foggiani dico solo che bisognerebbe “sforzarsi” leggermente di più nel seguire le gesta di questi meravigliosi schermidori foggiani che come avrete potuto leggere in questo lungo pezzo seppur con uno stipendio molto più basso rispetto ai loro colleghi calciatori (molto spesso gli schermidori alle prime armi si devono addirittura autotassare per andare in trasferta a far le gare) portano in alto in nome di Foggia sia a livello nazionale che internazionale senza pretendere tanto e con tanta professionalità senza avere grilli per la testa si allenano al 100% sino a sopportare numerose pressioni psicologiche, in gara, laddove non c’è un domani. O vinci o sei fuori . Massimo rispetto per Martina, Luigi, Francesco e per tutti quelli che in quella palestra ogni giorno lottano per raggiungere il proprio sogno. VOI SIETE L’ORGOGLIO DI FOGGIA.